OSSERFARE – I dati MOVIMPRESE nel I trimestre 2021

Un’apertura d’anno che restituisce segnali incoraggianti atteso, che in uno scenario attanagliato dalla morsa della pandemia, le dinamiche dei primi tre mesi mostrano una crescita inconsueta in serie storica; un rimbalzo senza precedenti a tutti i livelli territoriali che complessivamente contiene una congiuntura a direzioni multiple.
Ad una prima analisi emergono indicazioni su scala nazionale che la traiettoria già emersa nel corso del 2020 stia proseguendo, atteso che la gran parte della crescita è trainata dal settore delle costruzioni, la cui espansione si conferma di dimensioni macroscopiche grazie all’incentivo dell’ecobonus sulle ristrutturazioni. L’ulteriore evidenza è che gli esiti complessivi sono determinati da indici di natalità più sostenuti, a fronte di cessazioni in ridimensionamento a tutti i livelli territoriali; fa eccezione il settore turistico-ricettivo, che comunque su scala nazionale contiene la perdita di circa il 60%.
L’algebra demografica su scala nazionale, pari ad oltre 5mila unità aggiuntive (a fronte della sottrazione di oltre 30 mila riferite all’analogo periodo dello scorso anno) segna un punto di massimo inesplorato nella serie storica. Dunque un anno che, seppure si apre all’insegna della discontinuità, conferma il Lazio in vetta alla graduatoria regionale (+0,35%, a fronte del +0,08% nazionale); il bilancio nei territori di Frosinone e Latina è positivo per 200 imprese, a fronte della sottrazione di circa 500 nel primo trimestre dello scorso anno, e da conto di una dimensione imprenditoriale in grado di reagire alla tempesta virale in corso.

Movimento Totale delle imprese presso il Registro Imprese camerale. Lazio e province

“E’ con piacere che si inoltrano le prime elaborazioni dei dati Movimprese – ha voluto sottolineare il Presidente Acampora – che appaiono alquanto positive per le province di Frosinone e Latina. Normalmente le cancellazioni si concentrano nel primo trimestre di ogni anno, ma indubbiamente le attese legate ai benefici ed agli effetti dei vari decreti ristori sembrano aver, quantomeno, posticipato possibili cessazioni di attività. Dobbiamo attendere i prossimi mesi per poter avere l’effettivo polso della situazione venutasi a creare a seguito della crisi pandemia. Seguiranno ulteriori analisi delle risultanze di demografia imprenditoriale riferiti al primo trimestre per valutare l’effettiva dimensione settoriale.”