Il Presidente della Camera di Commercio a Cassino al tavolo sul fenomeno dell’usura

Si è tenuto oggi a Cassino, il primo incontro dell’Unità di crisi sul tema dell’usura, presente all’iniziativa anche il Presidente della Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, che nel ringraziare l’Amministrazione tutta per l’invito ha sottolineato quanto, in questo particolare momento storico sia importante intervenire a supporto delle imprese con tutti gli strumenti necessari mettendo in campo una vera e concreta prevenzione del fenomeno.
“Come Camera di Commercio – ha esordito il Presidente Acampora – stiamo lavorando su questo importante tema cercando di dare un taglio pratico attraverso la collaborazione e la sinergia tra l’Ente che rappresento, le istituzioni e le Associazioni di Categoria presenti sui territori. Il presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, Gianpiero Cioffredi ha giustamente posto l’accento sull’importanza e la necessità di denunciare e di aiutare le imprese. Su questo tema – prosegue Acampora – va fatta una considerazione pragmatica, bisogna agire su due fronti  prevenzione e lotta all’usura”
Nel corso della Giornata nazionale della Legalità promossa dalla Confcommercio  “Legalità Mi Piace”, alla presenza del Ministro Lamorgese, sono stati affrontati gli aspetti relativi alla percezione e alle difficoltà che le imprese hanno rispetto all’usura e dall’analisi fatta sono emersi dati come l’aumento della comprensione del fenomeno, si è infatti passati da una percentuale del 13% nel 2019 al 27% nel 2020.
La percezione di ciò, inoltre, è maggiore nelle piccole e medie imprese che operano nel settore del commercio, degli alberghi e dei pubblici esercizi, che sale addirittura al 36% rispetto agli altri crimini come rapine, estorsioni, etc.  E’ evidente che la causa di questo fenomeno va ricercata nella forte riduzione del volume di affari, nella mancanza di liquidità, così come nella difficoltà di accesso al credito e ai problemi legati ad una eccessiva burocratizzazione della macchina amministrativa.
Casi di reati di usura registrati nel 2020 sono 222 a livello nazionale (in aumento del 16% rispetto al 2019), esiste, pertanto, il problema legato alla difficoltà di denunciare, come sottolineato dal Presidente Cioffredi, pertanto è necessario agire, attraverso un’aggregazione di forze sociali e con l’ausilio delle forze dell’ordine per favorire la prevenzione del fenomeno.
La paura di denunciare è legata alla preoccupazione di subire ritorsioni, al rischio di rimanere soli, alla  poca fiducia che si ha nella giustizia nonché alla vergogna di doversi rivolgere alle forze dell’ordine ed infine, alla poca speranza di arrivare a pagare il debito ed uscire dall’incubo.
La Camera di Commercio ha messo in campo da subito un bando con dei contributi a fondo perduto per la digitalizzazione, esaurito nelle  ore dalla presentazione e attraverso l’Azienda speciale Informare ha istituito un tavolo permanente con i diversi Istituti di credito territoriali  per affrontare il tema dell’accesso al credito.
La difficoltà delle imprese di ottenere delle linee di finanziamento è una delle cause del ricorso all’usura, per questo è importante che gli strumenti di accesso al credito siano resi snelli e acceddibili. E’ poi assolutamente necessario sburocratizzare le diverse procedure, con particolare attenzione ai settori che hanno maggiore bisogno di supporto, come ad esempio quello del turismo e della ristorazione.
Per il contrasto all’usura la Camera di Commercio già da tempo è a fianco alle imprese offrendo direttamente a quelle in difficoltà ma anche ai semplici cittadini la possibilità di rinegoziare i propri debiti attraverso il supporto dell’Organismo da sovraindebitamento.
Consumatori, imprenditori non fallibili, start-up innovative, enti privati non commerciali, professionisti possono rivolgersi, nel caso si trovino ad avere un eccesso di debiti, per esempio con Istituti bancari, finanziarie, Agenzia delle Entrate, all’Organismo di composizione della crisi della Camera di Commercio e proporre ai creditori un piano oppure un accordo di ristrutturazione dei debiti con un programma di rientro dei debiti nel tempo secondo le reali possibilità dei soggetti.